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“L’acqua è la materia della vita. È matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua.”
Albert Szent-Gyorgyi
Il premio Nobel per la medicina del 1937 già anticipava quello che oggi tutto il pianeta terra, in qualsiasi parte del mondo, dalla più civilizzata alla più povera definisce l’acqua come bene prezioso per l’Umanità.
Nel 1981 OMC trattava l’acqua rispondendo a richieste dirette di mercato. Le industrie necessitavano un riutilizzo o una remissione in acque primarie.
Oggi OMC, con i suoi 45 dipendenti, un fatturato di 12 milioni e una realizzazione Made in Italy di cui va particolarmente fiera, è un punto di riferimento per il trattamento e il recupero di acque e fibre. Essere leader oggi significa avere la consapevolezza della preziosità e del rispetto dell’elemento trattato. In quest’ottica in OMC si fa ricerca e sviluppo per il recupero dell’acqua ambientale. Alla luce anche del cambiamento climatico che ha caratterizzato tutto il Mediterraneo.
OMC guarda al futuro perché consapevole che riserverà nuove sfide importanti. Continuerà ad investire nel territorio italiano ma con uno sguardo alla globalizzazione, con un impegno costante nella ricerca di nuove tecnologie per un mondo sostenibile e nella formazione delle risorse umane.
Da sempre presente nel territorio locale e sensibile alle tematiche sociali OMC, in team con altre aziende della zona, ha donato un veicolo attrezzato per il trasporto dei disabili al centro assistenza e servizi per anziani la C.A.S.A. tramite l’Associazione Progetti del Cuore, inoltre ha contribuito alla realizzazione dell’ascensore per l’accesso al Duomo di Schio.
Da anni sostiene la Fondazione Città della Speranza, il Grest dell’Istituto Salesiano Don Bosco di Schio nonché alcune squadre giovanili locali di calcio, Poleo, Calcio Schio, Rugby Alto Vicentino. Dal 2017 sostiene anche l’AltoAcademy Football Club di Marano Vicentino.
Uscendo dal territorio locale, ha sostenuto negli anni la Casa dei Bambini di Laura Vezzaro in Perù, i territori alluvionati della Liguria e l’adozione a distanza di una bambina con Save the Children.
“L’acqua è la materia della vita. È matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua.”
Albert Szent-Gyorgyi
Il premio Nobel per la medicina del 1937 già anticipava quello che oggi tutto il pianeta terra, in qualsiasi parte del mondo, dalla più civilizzata alla più povera definisce l’acqua come bene prezioso per l’Umanità.
Nel 1981 OMC trattava l’acqua rispondendo a richieste dirette di mercato. Le industrie necessitavano un riutilizzo o una remissione in acque primarie.
Oggi OMC, con i suoi 45 dipendenti, un fatturato di 12 milioni e una realizzazione Made in Italy di cui va particolarmente fiera, è un punto di riferimento per il trattamento e il recupero di acque e fibre. Essere leader oggi significa avere la consapevolezza della preziosità e del rispetto dell’elemento trattato. In quest’ottica in OMC si fa ricerca e sviluppo per il recupero dell’acqua ambientale. Alla luce anche del cambiamento climatico che ha caratterizzato tutto il Mediterraneo.
OMC guarda al futuro perché consapevole che riserverà nuove sfide importanti. Continuerà ad investire nel territorio italiano ma con uno sguardo alla globalizzazione, con un impegno costante nella ricerca di nuove tecnologie per un mondo sostenibile e nella formazione delle risorse umane.
Da sempre presente nel territorio locale e sensibile alle tematiche sociali OMC, in team con altre aziende della zona, ha donato un veicolo attrezzato per il trasporto dei disabili al centro assistenza e servizi per anziani la C.A.S.A. tramite l’Associazione Progetti del Cuore, inoltre ha contribuito alla realizzazione dell’ascensore per l’accesso al Duomo di Schio.
Da anni sostiene la Fondazione Città della Speranza, il Grest dell’Istituto Salesiano Don Bosco di Schio nonché alcune squadre giovanili locali di calcio, Poleo, Calcio Schio, Rugby Alto Vicentino. Dal 2017 sostiene anche l’AltoAcademy Football Club di Marano Vicentino.
Uscendo dal territorio locale, ha sostenuto negli anni la Casa dei Bambini di Laura Vezzaro in Perù, i territori alluvionati della Liguria e l’adozione a distanza di una bambina con Save the Children.
“L’acqua è la materia della vita. È matrice, madre e mezzo. Non esiste vita senza acqua.”
Albert Szent-Gyorgyi
Il premio Nobel per la medicina del 1937 già anticipava quello che oggi tutto il pianeta terra, in qualsiasi parte del mondo, dalla più civilizzata alla più povera definisce l’acqua come bene prezioso per l’Umanità.
Nel 1981 OMC trattava l’acqua rispondendo a richieste dirette di mercato. Le industrie necessitavano un riutilizzo o una remissione in acque primarie.
Oggi OMC, con i suoi 45 dipendenti, un fatturato di 12 milioni e una realizzazione Made in Italy di cui va particolarmente fiera, è un punto di riferimento per il trattamento e il recupero di acque e fibre. Essere leader oggi significa avere la consapevolezza della preziosità e del rispetto dell’elemento trattato. In quest’ottica in OMC si fa ricerca e sviluppo per il recupero dell’acqua ambientale. Alla luce anche del cambiamento climatico che ha caratterizzato tutto il Mediterraneo.
OMC guarda al futuro perché consapevole che riserverà nuove sfide importanti. Continuerà ad investire nel territorio italiano ma con uno sguardo alla globalizzazione, con un impegno costante nella ricerca di nuove tecnologie per un mondo sostenibile e nella formazione delle risorse umane.
Da sempre presente nel territorio locale e sensibile alle tematiche sociali OMC, in team con altre aziende della zona, ha donato un veicolo attrezzato per il trasporto dei disabili al centro assistenza e servizi per anziani la C.A.S.A. tramite l’Associazione Progetti del Cuore, inoltre ha contribuito alla realizzazione dell’ascensore per l’accesso al Duomo di Schio.
Da anni sostiene la Fondazione Città della Speranza, il Grest dell’Istituto Salesiano Don Bosco di Schio nonché alcune squadre giovanili locali di calcio, Poleo, Calcio Schio, Rugby Alto Vicentino. Dal 2017 sostiene anche l’AltoAcademy Football Club di Marano Vicentino.
Uscendo dal territorio locale, ha sostenuto negli anni la Casa dei Bambini di Laura Vezzaro in Perù, i territori alluvionati della Liguria e l’adozione a distanza di una bambina con Save the Children.
OMC Collareda è stata una tra le prime aziende, nel lontano 1995, ad ottenere il certificato di qualità UNI EN ISO 9001, una certificazione che la pone nel mercato con standard di primo livello, a garanzia di qualità ed efficienza dei processi produttivi e gestionali. Senza dimenticare la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.
Una vasta gamma di prodotti e tecnologie che molti hanno tentato di imitare: a fare la differenza è la capacità di essere partner dei clienti e non solo semplici fornitori: incontriamo i clienti di persona, muniti di un accurato dossier tecnico, con progetti dettagliati degli impianti ed una preparazione che deriva dalla lunga esperienza nel settore.
OMC Collareda al tempo si chiamava F.lli Collareda Sdf, ed era una piccola officina meccanica di costruzione di carpenteria per l’industria in generale. Già a quel tempo lo sguardo era rivolto all’Industria Cartaria, con la produzione di serbatoi, tine, carpenterie, il montaggio e l’installazione di tali prodotti presso il cliente, e le relative tubazioni di collegamento.
OMC Collareda è stata una tra le prime aziende, nel lontano 1995, ad ottenere il certificato di qualità UNI EN ISO 9001, una certificazione che la pone nel mercato con standard di primo livello, a garanzia di qualità ed efficienza dei processi produttivi e gestionali. Senza dimenticare la sostenibilità e la tutela dell’ambiente.
Una vasta gamma di prodotti e tecnologie che molti hanno tentato di imitare: a fare la differenza è la capacità di essere partner dei clienti e non solo semplici fornitori: incontriamo i clienti di persona, muniti di un accurato dossier tecnico, con progetti dettagliati degli impianti ed una preparazione che deriva dalla lunga esperienza nel settore.
OMC Collareda al tempo si chiamava F.lli Collareda Sdf, ed era una piccola officina meccanica di costruzione di carpenteria per l’industria in generale. Già a quel tempo lo sguardo era rivolto all’Industria Cartaria, con la produzione di serbatoi, tine, carpenterie, il montaggio e l’installazione di tali prodotti presso il cliente, e le relative tubazioni di collegamento.